Una delle applicazioni più pratiche e gratificanti di un termistore PTC è la creazione di un circuito di protezione da sovracorrente ripristinabile. Che siate un hobbista che protegge un nuovo progetto o un ingegnere che aggiunge sicurezza a un progetto, utilizzare un PTC come "polifusibile" è semplice ed estremamente efficace. Questa guida vi guiderà nella progettazione e nell'implementazione di un semplice circuito per proteggere i vostri dispositivi elettronici.
L'obiettivo: proteggere un carico dalla sovracorrente
Il nostro obiettivo è proteggere un carico prezioso (ad esempio un motore, un sensore o una scheda microcontrollore) da eventuali danni dovuti al passaggio di troppa corrente, a causa di un guasto o di un cortocircuito.
Perché un PTC? A differenza di un fusibile monouso, un termistore PTC si ripristina automaticamente dopo aver eliminato il guasto e essersi raffreddato, evitando così continue sostituzioni.
Fase 1: Selezione del termistore PTC corretto
La scelta del componente corretto rappresenta il 90% del lavoro di progettazione. È necessario consultare la scheda tecnica di un produttore (come TDK, Murata o Bourns) e cercare questi parametri chiave:
Corrente di mantenimento (I <sub> hold </sub> ): la corrente massima a cui il circuito funzionerà normalmente . Il PTC deve consentire a questa corrente di fluire indefinitamente senza scattare. Selezionare un PTC con una corrente di mantenimento leggermente superiore alla corrente di funzionamento normale del circuito.
Esempio: se il carico assorbe normalmente 500 mA, scegliere un PTC con un I <sub> hold </sub> di 550 mA o 600 mA.
Corrente di intervento (I <sub> trip </strong> ): la corrente minima alla quale il PTC scatta in uno stato di alta resistenza. Questo si verifica in genere a una temperatura specifica e spesso è specificato a 20 °C o 25 °C.
Nota: la corrente di intervento è sempre notevolmente superiore alla corrente di mantenimento (spesso 2x).
Tensione massima (V <sub> max </sub> ): la tensione massima che il PTC può sopportare in stato di sgancio senza generare archi elettrici o guasti. Assicurarsi che sia superiore alla tensione di alimentazione.
Corrente massima (I <sub> max </sub> ): la corrente di guasto massima assoluta che il PTC può sopportare senza essere distrutto.
Resistenza (R <sub> min </sub> /R <sub> max </sub> ): resistenza iniziale a 20°C. Una resistenza inferiore comporta una minore perdita di potenza e una caduta di tensione durante il normale funzionamento.
Fase 2: Progettazione del circuito
Il circuito in sé è straordinariamente semplice. Il termistore PTC è posizionato in serie con il carico sul binario di alimentazione positivo .
Come funziona:
Funzionamento normale: la corrente fluisce da V <sub> CC </sub> , attraverso il PTC (bassa resistenza), al carico e torna a GND. La caduta di tensione sul PTC è minima (caduta di tensione sul PTC = I * R <sub> PTC </sub> ).
Condizione di guasto (sovracorrente/cortocircuito): scorre una corrente eccessiva, riscaldando il PTC. Raggiunge rapidamente il punto di Curie e "scatta", aumentando la sua resistenza di un fattore 1000 o più. Questa elevata resistenza limita drasticamente la corrente nel circuito a un piccolo rivolo sicuro (I <sub> dispersione </sub> ), proteggendo il carico.
Ripristino: una volta risolto il guasto (ad esempio, riparato il cortocircuito) e ripristinata l'alimentazione, il PTC si raffredda. La sua resistenza torna al suo valore minimo e il circuito riprende automaticamente a funzionare normalmente.
Fase 3: Considerazioni pratiche e layout
Posizionamento: posizionare il PTC il più vicino possibile al connettore di ingresso dell'alimentazione. In questo modo si protegge tutto ciò che si trova a valle.
Ambiente: tenere presente che il tempo di intervento è influenzato dalla temperatura ambiente. Un ambiente caldo può causare l'intervento del PTC a una corrente inferiore.
Dissipazione di potenza: quando è attivato, il PTC subirà una caduta di tensione significativa (prossima alla tensione di alimentazione). Ciò significa che dissiperà calore (P = V * I). Assicurarsi che il progetto preveda uno spazio adeguato attorno al PTC per consentire questo riscaldamento e il successivo raffreddamento.
Non adatto alla precisione: questo è un sistema di protezione robusto e tollerante ai guasti, non un circuito di limitazione della corrente di precisione. Il carico rimarrà senza alimentazione fino al ripristino del PTC.
Scenario di esempio
Proteggiamo un motore di ventola da 12 V CC che normalmente assorbe 0,5 A.
Selezione: abbiamo scelto un Bourns MF-R600 PTC.
Corrente di mantenimento (I <sub> hold </sub> ): 600 mA (perfetta per il nostro carico da 500 mA)
Corrente di intervento (I <sub> intervento </sub> ): 1,2 A
Tensione massima: 30 V (ben al di sopra della nostra alimentazione a 12 V)
Corrente massima: 40 A
Resistenza iniziale: ~0,1Ω
Circuito: posizioniamo il PTC in serie sulla linea da 12 V che va al motore.
Operazione:
Normale: Caduta di tensione = 0,5 A * 0,1 Ω = 0,05 V. Trascurabile!
Guasto: se il motore si blocca e assorbe 2 A, il PTC si surriscalda e scatta entro pochi secondi, interrompendo la corrente a circa 10 mA.
Ripristino: una volta rimosso l'ostacolo e ripristinata l'alimentazione, la ventola riprenderà a funzionare.
Conclusione
L'integrazione di un termistore PTC per la protezione da sovracorrente è una strategia semplice, economica e altamente affidabile. Selezionando attentamente un componente in base alla normale corrente e tensione di esercizio del circuito, è possibile aggiungere un livello di sicurezza autoriparante che previene costosi danni e frustranti tempi di inattività. È uno dei modi più semplici per rendere i vostri progetti elettronici più robusti e professionali.